51 minuti d’allenamento e rituale collettivo per stimolare e mantenere operativo il dispositivo “rabbia”, riflesso esplosivo specificamente sviluppato per la sopravvivenza dell’anima, dell’amore, del corpo e dell’essere umano.

Frutto dell’incontro tra le artiste Wyna Giller e Manuela Bachmann Bernasconi, uno studio di 15 minuti è già stato presentato al festival Micro-théâtre di Mulhouse nel settembre 2023. Il progetto è attualmente alla ricerca di coproduzioni, pre-acquisti e residenze di ricerca e creazione.

Tutte le stagioni sono propizie tende ad un formato ibrido che si muove tra performance, teatro-conferenza e concerto, includendo un quadro partecipativo, nel rispetto del ruolo di osservatore del pubblico. La performance è intesa come un momento di catarsi collettiva che apre l’accesso alla propria rabbia ed esplosione. Questa performance socio-politica vuole essere immersiva, esperienziale e sensoriale, oltre che istruttiva. Diversi linguaggi si alternano e si sovrappongono man mano che la performance procede: estratti di conferenze, testimonianze e interviste, confessioni in cerchio, come corsi di sviluppo personale o cerimonie sciamaniche.

La rabbia e la sua demistificazione: un riflesso primordiale, un’azione tagliente, incisiva, apparentemente fuori controllo, che si manifesta senza calcolarne le conseguenze, per marcare un limite essenziale alla sopravvivenza. Coltivare la rabbia, distillarla, riconoscerla, ripulire i suoi canali, i suoi pulsanti di attivazione, preservarla, per la sopravvivenza dell’essere umano. Soffocare la rabbia, metterla in stand-by, sottoporla a giudizi moralizzanti. Quali sono le conseguenze di tutto ciò? Quali legami ha con la colonizzazione, lo sfruttamento, l’invasione brutale, l’emarginazione, il dominio, l’occupazione, la svalutazione, l’indifferenza, la censura? Cosa dice di noi e dell’alterità? In un’esistenza in chiaroscuro dove notte e giorno dialogano, tutte le stagioni sono propizie. Qui la rabbia sarà preservata e l’amore colpirà senza pietà!